Non capiva il perché di quel sogno.

O forse sì.

Un sogno strano, di quelli difficili da interpretare.

O forse no.

Poco probabili, di certo.

Un giovanissimo Keith Jarrett irrompeva nella scena.

Capelli ricci, tanti, neri.

Dita lunghe da pianista.

Jeans e un giacchino di pelle nera.

Lui insisteva a dirgli che al suo concerto c’era andato con il padre.

Molti anni prima.

Ma i tempi non tornavano.

Keith diceva “impossibile”.

Lui insisteva.

Keith non capiva.

Sconsolato lo guardava come si guarda un folle.

Stanco se ne andò.

Un sogno strano.

Forse non era neppure un sogno.

Solo un altro modo per rievocare la memoria del padre.

Quello che gli aveva fatto amare Keith e il jazz.

Quello che ora gli mancava.

Tremendamente.


Foto e testi di Andrea Dell'Orto

Logo_Adconcept_R02 bianco

Copyright 2018 | Andrea Dell'Orto | ©  All Rights Reserved | PIVA 10334690962